giovedì 7 agosto 2014

Recensione mostra Andy Warhol a Roma

REVIEW#29
Miei cari buon giorno! E' incredibile come corre il tempo! E' già passata una settimana da quando sono andata a vedere la mostra di Andy Warhol a Palazzo Cipolla a Via del Corso a Roma, a cui avevo già dedicato un post di anteprima, e ora finalmente riesco a pubblicare la recensione!
Oggetti di uso comune elevati a opera d'arte che diventa così accessibile a tutti: questa è la Pop Art secondo Andy Warhol. L’esposizione, prodotta e organizzata da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, curata da Peter Brant e Francesco Bonami, è aperta al pubblico fino al  28 settembre e presenta oltre 150 opere, tele, fotografie, sculture che fanno parte della Brant Foundation.
L'eclettico artista americano  non è demiurgo ma un grande comunicatore che ha saputo utilizzare tutte le espressioni della comunicazione contemporanea: dalla pittura alla fotografia, dal cinema alla grafica pubblicitaria. 
La mostra introduce lo spettatore nel mondo fantasmagorico di Warhol rievocando l'atmosfera che si respirava alla Factory, lo studio dove Andy realizzava le sue opere e dove gravitava lo showbiz newyorkese degli anni '60 dalle Star del Cinema a quelle del mondo della Musica come i The Velvet Underground e i Rolling Stones, tanto per ricordarne alcuni...
La maggior parte delle opere presenti a Palazzo Cipolla sono state realizzate con la tecnica della serigrafia che permette la riproduzione seriale di immagini in bianco e nero o a colori. Elvis, La Gioconda, ma anche la sedia elettrica vengono riprodotti in serie come gli oggetti che escono dalla catena di montaggio pronti per essere venduti nei supermercati. 
Le gigantografie di Marilyn Monroe, Liz Taylor, Mao Tse Tung ipnotizzato e affascinano lo spettatore così come il quando della Campbell's soup.  
Le opere di Warhol rappresentano le contraddizioni della società americana democratica, ma consumista. L'emblema di tale contrasto è l'opera "Silver Coke bottle" a proposito della quale Andy sosteneva che: «Una Coca è una Coca. Nessuna somma di denaro potrà mai darti una Coca migliore». La Coca Cola bevuta dal barbone di Harlem ha lo stesso identico sapore della Coca bevuta dal Presidente degli Stati Uniti d'America: questa sì che è democrazia ragazzi!
Della mostra ho apprezzato molto la disposizione delle opere e la loro illuminazione che ha permesso di ammirarne bene ogni dettaglio. 
Di fronte a uno degli autoritratti di Warhol ho pensato: "Ecco chi ha inventato il Selfie!", il Re della Pop Art è ritornato prepotentemente di moda o forse non è mai andato via... cavalcando i sogni dell'immaginario collettivo è sempre stato lì con noi in cucina tra una confezione di fagioli in scatola e una calamita sul frigorifero!

 

Andy Warhol dalla Brant Foundation 
a cura di Peter Brant e Francesco Bonami
dal 18 aprile al 28 settembre 2014
Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla
Via Del Corso, n. 320 Roma


Post di Maria Milani




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