domenica 23 agosto 2015

Art & Books #10: Recensione La felicità delle piccole cose di Caroline Vermalle



Art & Books e' una rubrica ideata da Blog Expres con cadenza mensile dove si parla di libri ispirati ad un'opera d'arte oppure si parte da una mostra per arrivare ad un libro o un catalogo degno di nota.


                        
                               

Buona domenica amici! E' un secolo che non pubblico la rubrica "Art & Books"... 
Lo so, è imperdonabile e prometto solennemente di essere più costante! In compenso per farmi perdonare oggi vi parlerò de "La felicità delle piccole cose" di Caroline Vermalle. Ho scelto di leggere questo libro in occasione della Summer Book-a-Thon organizzata da Giusy del blog Divoratori di libri.
Inoltre con questo libro ho conquistato l'obiettivo "N. 11: Un titolo che contenga uno stato d'animo" della prima parte della Lotto Reading Challenge.

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La felicità delle piccole cose 
Caroline Vermalle 
Feltrinelli
2014
218 pagine







Trama: Parigi. La neve cade dolcemente sulla città, ammantando di bianco la Torre Eiffel, Notre-Dame e il Panthéon, come in una cartolina. Un uomo passeggia lungo la Senna diretto verso casa, all'ultimo piano di un elegante hôtel particulier sull'Île Saint-Louis. È Frédéric Solis, avvocato di successo con una passione per l'arte e i quadri impressionisti. Affascinante, ricco e talentuoso, Frédéric sembra avere tutto quello che si può desiderare dalla vita. Gli manca una famiglia, ma da quando suo padre, più di trent'anni prima, l'ha abbandonato in una notte d'inverno senza dire una parola, lui ha preferito circondarsi di oggetti lussuosi e belle donne piuttosto di rischiare ancora il suo cuore ferito. Fino a quando, un giorno, nella cassetta della posta spunta la lettera di un notaio che lo invita a riscattare un'eredità. Un dono inaspettato, uno scherzo o una truffa? Pur non avendo idea di chi sia il suo benefattore, Frédéric si presenta all'appuntamento, dove viene informato che l'eredità consiste in una manciata di biglietti del treno e in un disegno che ha tutta l'aria di essere una mappa. Cosa nasconderanno quegli indizi? Intanto la fortuna gira. Dopo un paio di mosse sbagliate, Frédéric perde molti dei suoi clienti. Non gli resta che tentare di decifrare la misteriosa cartina, convinto di essere sulle tracce di un quadro dimenticato di Monet. Di incontro in incontro, di sorpresa in sorpresa, grazie all'aiuto della giovane e vulcanica assistente Petronille, Frédéric intraprenderà un viaggio.


Il laghetto delle ninfee di Claude Monet


Il pensiero di Blog Expres:
Ultimamente sono spuntati come funghi una marea di libri ambientati a Parigi, ma Caroline Vermalle è riuscita a dare un taglio originale a "La felicità delle piccole cose". Il protagonista Frédéric riceve in eredità da uno sconosciuto una mappa per una caccia al tesoro che lo condurrà alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato i quadri di Claude Monet, in particolare i paesaggi invernali.
Il libro è ricco di citazioni del celebre pittore impressionista e sicuramente la parte più emozionante del libro è quando la mappa del tesoro condurrà Frédéric a visitare il giardino di Giverny.
La gazza di Claude Monet
Frédéric è un avvocato divorzista di successo, ma è talmente preso da se stesso che non esita a calpestare chi lo circonda. Frédéric è anche un collezionista d'arte e in particolare ama gli impressionisti. A differenza di Monet che prima di dipingere si sofferma a contemplare il paesaggio, ne studia le forme e i colori, la vita di Frédéric scorre frenetica e ora che sta andando a rotoli, forse proprio grazie a Monet e a un misterioso benefattore, riuscirà a ridisegnare la sua vita partendo dalla bellezza delle piccole cose.


Ci ho messo del tempo per capire le mie ninfee... Le ho coltivate senza pensare di dipingerle... Un paesaggio ci mette più di un giorno per entrarti sotto la pelle. Poi, all'improvviso, ho avuto la rivelazione di quanto fosse bello il mio piccolo lago. Ho preso la mia tavolozza. Da allora non ho avuto pressochè altri soggetti.
Claude Monet

La Gare d'Argenteuil di Claude Monet
Dalle pagine del suo romanzo emerge l'amore che l'autrice nutre per l'arte impressionista riuscendo a trasmetterlo al lettore attraverso una storia molto scorrevole e avvincente, senza eccedere in tecnicismi nè in noiose descrizioni da manuale. Gli appassionati di arte come me troveranno diversi spunti interessanti, ma il libro si lascia leggere con gusto anche dai neofiti.
Il mio personaggio preferito è Pétronille, l'assistente personale di Frédéric: è una specie di Bridget Jones in versione francese, una simpatica pasticciona e sognatrice ad occhi aperti.

Banchi di ghiaccio a Vétheuil
di Claude Monet
Fin da bambina voleva fare grandi cose. Sognava di essere Madre Teresa, di guadagnare tanti soldi e donarli ai poveri, di diventare architetto e costruire case per chi una casa non ce l'ha, di spronare la gente a fare del bene, di sensibilizzare il cuore dei ricchi alla sofferenza dei poveri. [...] Ma in venticinque anni tutto quello che era riuscita a fare era stato diventare mediocre in diritto di famiglia e un'esperta nel preparare eccellenti bignè.
Il mantello rosso di Madame Monet
di Claude Monet
Incaricata da Frédéric di scoprire l'identità di Fabrice Nile, il misterioso benefattore, Pétronille seguirà una pista che la porterà a scoprire molte verità nascoste sul passato di Frédéric, ma soprattutto scoprirà la propria verità personale che la condurrà sul sentiero della felicità.
Il libro è anche un invito per il lettore, per ciascuno di noi, a fermarci a contemplare la bellezza vera che non è fatta di silicone e brillantini, ma risiede in ciascuno di noi e nelle persone che ci circondano e che con la loro presenza arricchiscono la nostra vita rendendola sempre più bella e preziosa, solo che a volte andiamo troppo di fretta per rendercene conto...
Le persone non credono più alla loro buona stella, ed è un peccato. Si sbagliano, non c'è dubbio: lei c'è per tutti, bisogna solo prendersi la briga di cercarla. A volte brilla dentro le piccole cose, cose minuscole. In una presenza, per esempio. Al mondo siamo in sette miliardi, eppure, per una sorta di miracolo, basta una voce, un cuore, un certo modo di vedere le cose per illuminare tutto di colpo. Ho conosciuto alcune persone speciali che brillavano persino quando nessuno le vedeva. Sono state talmente importanti per me che sono diventate la mia Via Lattea, la mia famiglia. 


Il sentiero nel giardino di Giverny
di Claude Monet



Nota sull'autrice:
Caroline Vermalle (Piccardia, 1973) è figlia di un pilota di caccia e di una bibliofila. Appassionata di viaggi, cinema e avventura, ha studiato scienze cinematografiche e ha prodotto documentari per la Bbc a Londra. Nel 2007 è tornata in Francia e, dopo aver girato il mondo per quasi un anno insieme alla famiglia, si è stabilita a Vendée, di fronte all’oceano Atlantico, per dedicarsi interamente alla scrittura. I suoi romanzi sono stati tradotti con successo in Germania e in Spagna. Feltrinelli ha pubblicato La felicità delle piccole cose (2014) e Due biglietti per la felicità (2015).


Post di Maria Milani

7 commenti:

  1. Ho un debole per le commedie francesi, almeno al cinema; purtroppo ne ho lette molto poche. Magari, "rimedierò" qualche punto con questa ;)

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    1. Che onore avere Mr Ink tra i miei followers! U.U. Benvenuto Michele!!!!

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  2. Che bella recensione , Maria!!! Questo libro non l'ho preso in considerazione per la SummerBookathon ma leggendoti me ne pento!! Lo recupererò e lo leggerò prossimamente, magari in autunno!! *_*

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    1. Ciao Alenixedda! Io avevo già in programma di leggerlo e ne sono rimasta soddisfatta! E' davvero carino, penso che potrebbe piacerti! Se poi lo leggerai, fammi sapere se ti è piaciuto! Un abbraccio Maria

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  3. Ciao :)
    Mi fa piacere che ti sia piaciuto.. anch'io l'avevo apprezzato molto e Petronille è davvero un bel personaggio!

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  4. Maria, voglio leggere questo libro da quando è uscito, presto rimedierò! Grazie per avermelo ricordato con la tua recensione.

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  5. Sto leggendo il libro in questi giorni,ora proprio davanti al mare con il rumore delle onde in sottofondo e tanta luce,1bel contrasto con i paesaggi invernali descritti!Molto suggestivo,si respira la passione per l'arte,l'idea della mappa della felicità è geniale..

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